ANUU VAL D’AVETO – INCONTRO CON IL PRESIDENTE DELL AMBITO GENOVA 2

Monte Penna

Il Presidente della Sezione ANUU Val d’Aveto Francesco SQUERI, il giorno 16 giugno 2021 alle ore 19:30 ha incontrato il Presidente dell’ATC GE 2 Dott. Luigi Marco Tiscornia, presso la sede staccata del predetto ATC a Lavagna (GE) in via Moggia, 91. Durante l’incontro il Presidente della Sezione ANUU Val d’Aveto, ha esposto e consegnato una lettera con le richieste al Presidente dell’ATC GE 2 degli iscritti alla Sezione (richieste che interessano anche a diversi cacciatori di altre Associazioni) per la stagione venatoria 2021/2022:

Apertura della caccia alla lepre, fagiano, pernice rossa e starna dalla terza domenica di settembre – Motivazione: uniformare l’apertura della caccia per l’ATC GE2 agli altri ATC della Regione, anche per la ragione che, allorquando vi fossero nevicate già agli inizi del mese di novembre (basta anche una solo spolverata di neve), la stagione venatoria in Val d’Aveto sarebbe definitivamente chiusa;

Possibilità di uscita per la caccia alla selvaggina stanziale per tre giornate settimanali a scelta – Motivazioni: uniformare le giornate di caccia per l’ATC GE2 agli altri ATC della Regione e, in aggiunta, per dare la possibilità a coloro che lavorano e, ad esempio, fanno i turni poter dare la possibilità di esercitare l’attività venatoria;

Ridurre il numero minimo dei partecipanti alle singole azioni di braccata al cinghiale a 9 – Motivazioni: 9 partecipanti era il numero minimo prefissato per poter uscire in braccata nella stagione 2020/2021. Ciò viene richiesto per dare la possibilità alle squadre di caccia al cinghiale di poter cacciare liberamente nella giornata di mercoledì (giornata in cui si hanno delle difficoltà a raggiungere il numero minimo di cacciatori, essendo giornata lavorativa) e questo anche in considerazione dell’evoluzione della pandemia da Covid-19 ancora incerta;

Eliminazione del tesserino specifico per la caccia al daino e al capriolo – Motivazione: E’ solamente un ulteriore aggravio burocratico per i cacciatori; poiché le uscite, che possono essere 5 alla settimana, vengono già segnate sul tesserino regionale e inoltre vengono comunicate via WhatsApp al 366 7535767. Per quanto riguarda gli altri dati, questi sono rilevabili dalla scheda biometrica compilata dal rilevatore biometrico.

Posticipo chiusura caccia alla beccaccia e ampliamento giornate di caccia – Valutare anche la possibilità di posticipare la chiusura della caccia alla beccaccia al 31 gennaio, come fra l’altro previsto dalla Legge 157/1992. Consentirne almeno la caccia in tre giornate (anziché due) settimanali a scelta come viene fatto in altre Regioni.

Eliminazione Tesserino aggiuntivo della lepre Motivazione: Perché è un inutile aggrazio burocratico. I capi abbattuti non segnati sul tesserino regionale è prevista una sanzione amministrativa e il sequestro amministrativo, oltre che il risarcimento del danno faunistico all’ATC ed eventuali giornate di sospensione dall’esercizio venatorio la stagione successiva. A nostro avviso sarebbe di maggior utilità una scheda riepilogativa sulle lepri abbattute da ogni singolo cacciatore da consegnare dopo la chiusura della caccia alla lepre, contenente data e luogo di abbattimento, sesso e peso etc.

Maggior impegno da parte dell’ATC GE 2 nella riqualificazione ambientaleMotivazione: attualmente insufficiente sia per l’abbandono dell’agricoltura nella zona appenninica con la conseguente mancanza di prati e di coltivazioni di cereali etc., prevedendo coltivazioni a perdere soprattutto nella zona appenninica, come mais e altre colture. Ciò allo scopo di aumentare le fonti di cibo legando la fauna al territorio (anche con lo scopo di ridurre i danni alle poche coltivazioni che sono rimaste) e di costituire rifugio e nidificazione delle varie specie, non solo cacciabili. 

Oltre alle richieste di interesse generale che interessano a tutti i cacciatori anche di altre Associazioni,  sono state presentate anche richieste che interessano solamente la Sezione Val d’Aveto. Infine il Presidente Francesco SQUERI ha precisato che la “mission” associativa di ANUU Val d’Aveto è quella di collaborare pienamente e reciprocamente con gli ATC del territorio, coinvolgere i cacciatori che esercitano l’attività venatoria sul territorio.  Infine ha precisato che ANUU Val d’Aveto è disposta a dare la propria piena collaborazione reciproca con l’ATC, nelle attività eventualmente demandabili che si rendessero necessarie, per il bene dell’ambiente, dell’A.T.C, della caccia e dei cacciatori. Appena riceveremo la risposta formale scritta alle nostre richieste sarà nostra cura informare tutti i cacciatori.

Alleghiamo la lettera datata 19 giugno 2021 della Sezione ENALCACCIA di Santo Stefano d’Aveto (GE) a firma del Presidente della Sezione Sig. Giacomo BOTTINI, mediante la quale vengono condivise appieno le nostre proposte.

PROVA CANI DA FERMA RAZZE INGLESI E CONTINENTALI

Organizzata da: ANUU Sez. Comunale di Piacenza e Azienda Faunistico Venatoria “Boschi Celati”

Territorio: Azienda Faunistica Venatoria “Boschi Celati”- località Gargatano Piacenza

Per informazioni e prenotazioni contattare: 3661177962 oppure 3386596112

Vige regolamento interno ANUU. Inoltre l’organizzazione si riserva la facoltà di apportare le eventuali modifiche che si rendessero necessarie alla miglior riuscita della prova. In caso di condizioni meteo avverse la data della prova potrà essere spostata . L’organizzazione declina ogni responsabilità per danni a persone, animali e a cose che possono verificarsi, prima, durante e dopo la prova pertanto i partecipanti dovranno essere in possesso di assicurazione. I concorrenti e i visitatori dovranno avere rispetto per i fondi agricoli altrui e soprattutto per le coltivazioni in atto.

Si precisa che detta manifestazione cinofila, sarà svolta nell’assoluto rispetto delle normative contro la diffusione del Covid-19 vigenti il giorno della prova.

E’ gradita la prenotazione chiamando 3661177962 oppure 3386596112

Chiusura anticipata della caccia alla lepre negli ATC provinciali ed alla pernice rossa nell’ATC PC 3

Con la presente si comunica che il Servizio Territoriale Agricoltura Caccia e Pesca di Piacenza, con provvedimento assunto in data odierna, ha disposto la chiusura anticipata del prelievo della lepre in tutti gli ATC piacentini in cui ancora era consentita. Anche in questo caso Il provvedimento è stato preso a seguito dei monitoraggi effettuati dagli ATC in questione, da cui è emerso da un lato come i livelli delle popolazioni di lepre fossero divenuti esigui per sostenere ulteriori prelievi, dall’altro come i quantitativi programmati di animali cacciabili fossero stati ormai raggiunti. Per i motivi sopra esposti, negli ATC piacentini PC 5, PC 6, PC 7, PC 8, PC 9, PC 10, PC 11, il prelievo di lepre sarà vietato a partire da lunedì 23 novembre p.v. (ultimo giorno utile domenica 22 novembre). Sarà comunque possibile l’addestramento dei cani, previa annotazione della giornata sul tesserino venatorio, come da disposizioni del calendario venatorio regionale. La presente chiusura si aggiunge a quelle già operate da parte degli ATC PC 1; PC 2; PC 3 e PC 4 per motivazioni analoghe. Da lunedì 23 pertanto non sarà più possibile cacciare la lepre in nessuno degli ATC provinciali. Dalla stessa data sarà vietata anche al caccia alla pernice rossa nell’ATC PC 3, che comprende i comuni di Vigolzone, Travo e Rivergaro. In questo caso l’andamento della rendicontazione del prelievo ha fatto ritenere all’ATC competente, una presenza di questa specie largamente al di sotto delle aspettative, imponendo uno stop immediato all’attività per evitare di pregiudicare ulteriormente le popolazioni presenti. Si prega di dare alla presente la massima diffusione.

(fonte: UFFICIO STAMPA PROVINCIALE ANUUMIGRATORISTI)

Quesiti – Lettere – Risposte, relative pandemia Covid-19 – Emilia-Romagna zona arancione e attività venatoria e piani di controllo

(UFFICIO STAMPA REGIONALE ANUU EMILIA-ROMAGNA)

PANDEMIA DA COVID-19 – SQUADRE DI BRACCATA AL CINGHIALE IN EMILIA-ROMAGNA

In data 6 novembre 2020 la Sezione Regionale ANUU Emilia-Romagna ha inviato la seguente lettera all’ Assessorato all’Agricoltura e Agroalimentare, Caccia e Pesca e al Servizio Attività Faunistico Venatorie e Pesca della Regione Emilia-Romagna:

” Le ripercussioni della pandemia di COVID-19 su tutte le attività dell’uomo, come tutti ben sappiamo, sono molto elevate. Dette ripercussioni, oltre gli altri settori, riguardano anche il settore l’attività venatoria, coloro che ne risentono maggiormente sono le Squadre di braccata, attualmente per esercitare la caccia con la braccata al cinghiale occorre la presenza minima di almeno 15 cacciatori membri iscritti alla squadra. Le giuste normative emanate a livello nazionale e regionale mirate per contrastare e contenere la diffusione del Covid-19, relative agli spostamenti delle persone, limitano fortemente l’attività di caccia delle Squadre di battuta o braccata al cinghiale, diverse Squadre che hanno una buona parte di componenti provenienti da zone (es: per quanto riguarda la provincia di Piacenza, cacciatori iscritti alle Squadre provenienti dalla Lombardia) da cui non è consentito spostarsi, diverse Squadre hanno difficoltà notevoli a raggiungere il numero di presenza minima di 15 membri, e ultimamente è accaduto che alcune Squadre per mancanza del numero minimo consentito non hanno potuto esercitare la caccia al cinghiale. Considerato l’evolversi della pandemia, a tutela della salute pubblica non è da escludersi che prossimamente possa essere limitato lo spostamento di persone anche in altre zone. Considerando che la specie cinghiale è in continuo aumento esponenziale, e del permanente aumento dei danni alle coltivazioni agricole e degli incidenti stradali in taluni casi anche mortali (es: incidente mortale accaduto ad Alseno (PC) il 4-11-2020), visto che la specie cinghiale è anche veicolo di diffusione di malattie (es: peste suina africana PSA e altre malattie) che potrebbero colpire anche gli allevamenti di suini presenti sul territorio causando perdite economiche aggravate anche dall’interruzione del commercio internazionale di animali e carne. Alla luce di quanto sopra esposto si chiede di derogare alla norma che prevede che nelle Squadre che effettuano le braccate o le battute occorre la presenza di almeno 15 membri, abbassando il numero minimo a 10 membri, in modo da dare la possibilità ai Capo Squadra di continuare ad effettuare le braccate per la caccia al cinghiale così facendo si potrebbe contribuire ad un maggiore controllo della specie cinghiale, con riduzione dei danni alle coltivazioni agricole, degli incidenti stradali e poter consentire un maggiore monitoraggio sanitario. Rimanendo in attesa di Vostre determinazioni in merito porge Cordiali Saluti. “

(UFFICIO STAMPA REGIONALE ANUU EMILIA-ROMAGNA)